Tre persone, due donne e un ragazzo, sono giunti questo pomeriggio al Pronto Soccorso della Costa d’Amalfi in embolia gassosa vascolare. Si tratta dell’ingresso di aria (o di gas somministrati per via esogena) dall’area di intervento o da altre vie comunicanti con l’ambiente nel sistema vascolare venoso o arterioso, producendo effetti sistemici.
Infatti i tre, una donna di 31 anni con passaporto statunitense, una donna di 48 e il figlio di 15 anni, entrambi di nazionalità canadese, erano reduci da un’immersione subacquea con bombole d’aria al largo si Praiano. Una pratica sportivo-ricreativa affascinante, specie se fatta in Cosstiera Amalfitana, ma è bene essere preparati sui possibili rischi a essa legati e affrontarla con attenzione.
Evidentemente i tre sub hanno svolto in maniera non congrua le operazioni di risalita o di decompressione, accusando formicolio alle braccia con sensazione di torpore o perdita della sensibilità, problemi di respirazione con affanno.
I sintomi iniziali di un’embolia gassosa per cui si richiedeva la camera iperbarica. Per questo motivo le persone che erano co loro hanno allertato i soccorsi con un’ambulanza del 118 che li ha condotti al presisio ospedaliero di Ravello dove sono stati visitati per essere poi condotti, con due diverse ambulanze (non previsto il volo in quota e quindi il trasporto in eliambulanza per le loro condizioni) con rianimatore a bordo, all’Ospedale di Salerno dove saranno curati all’interno della camera iperbarica.
Un intervento quasi in contemporanea alle prime cure prestate al ragazzo di 24 anni con lesioni alla colonna vertebrale dopo un tuffo dagli scogli di Praiano.