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Furore, parla il vicesindaco Fusco: «Volevo già lasciare da tempo, venuti meno presupposti per ricandidatura»

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di EMILIANO AMATO

Come abbiamo anticipato dalle nostre pagine, nel corso del Consiglio comunale di Furore, celebratosi lo scorso 30 aprile il vicesindaco Annamaria Fusco ha comunicato la sua volontà di terminare il suo percorso politico-amministrativo in concomitanza con la scadenza elettorale del prossimo 8 e 9 giugno. Come lei la consigliera Agnese Fina. Malgrado entrambe abbiano votato favorevolmente – come il resto della maggioranza – il rendiconto di gestione e nomina del revisore dei conti, si tratta di un brutto colpo, dal punto di vista politico, per il sindaco Giovanni Milo che non l’ha presa bene. Nella lista di “Insieme per Furore” si ritroverà orfano di due importanti componenti.

La vicesindaca (la seconda carica amministrativa), con deleghe ad Ambiente, Personale e Commercio, al terzo mandato consecutivo (i precedenti li aveva svolti al fianco del compianto sindaco Raffaele Ferraioli) ha motivato la sua scelta attraverso la lettura di un documento.

«Fin da subito abbiamo lavorato tutti insieme intensamente per raggiungere i risultati sperati – ha esordito – sono state tante le soddisfazioni, le gioie e tanti i riscontri positivi ma anche le difficoltà inaspettate che abbiamo provato a superare tutti insieme. Purtroppo, a mio avviso, ad un certo punto sono venuti meno i presupposti e i valori per me necessari che avrebbero motivato una mia nuova candidatura».

Il segnale chiaro che qualcosa si è rotto all’interno della giunta Milo.

«Questi ultimi anni sono stati molto difficili per me e confesso di essere stata tentata più di una volta di lasciare – ha rivelato Fusco – ma per senso civico e di responsabilità ho ritenuto di portare a termine il mio compito nel rispetto dell’impegno del lavoro svolto e della fiducia che ci è stata concessa dai cittadini. Nel rispetto di chi come me ci ha creduto davvero».

L’artista ceramista originaria di Praiano, quarant’anni, sposata e madre di un figlio, ha ricordato il suo impegno quindicinale per Furore: «Ho conosciuto le origini dei furoresi, ho ascoltato i loro problemi le loro idee dando il mio aiuto quando possibile, mi hanno trasmesso valori e tradizioni che hanno fatto crescere in me il senso di appartenenza a questo popolo. Sono fiera di far parte di questa comunità, onorata della fiducia e della stima che mi è stata concessa in tutti questi anni ringrazio di cuore tutti i cittadini, ho cercato di svolgere il mio compito con amore passione e serietà pensando sempre al bene della comunità. Spero di averlo dimostrato. Ho partecipato attivamente alla vita amministrativa, collaborato con tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, ho sempre espresso il mio pensiero e quello dei cittadini cercando di trovare un punto di incontro dove le idee erano diverse. Ho lavorato attivamente con l’organo esecutivo, i segretari, i responsabili degli uffici e tutti coloro che contribuiscono a far funzionare la macchina amministrativa, li ringrazio, mi hanno insegnato tanto. Ho avuto il piacere di confrontarmi con gli amministratori degli altri comuni ai quali va un ringraziamento speciale».

A Furore c’è chi si ostina a dire che Fusco non sia intenzionata a proseguire col sindaco Milo per altre ragioni, magari di salute o per mancanza di tempo. Contattata telefonicamente ha tenuto a sottolineare: «fortunatamente sto bene, non è cambiato nulla e volentieri mi rimetterei in gioco ma non ci sono le condizioni in un gruppo in cui ci sono problemi e c’è mancanza di fiducia».

«Auguro alla prossima amministrazione un mandato all’insegna della collaborazione e del rispetto, che venga messo sempre il principio del bene comune al primo posto, e che si continui a valorizzare e far crescere il nostro territorio» ha concluso Fusco.

Mentre lei resta ai box, suo marito, Vincenzo Cavaliere, è tra i candidato nella lista “Furore nelle tue mani” del duo Marchese-Ferraioli, che annovera anche Agnese Fina.

Segnali chiari e inequivocabili, che non hanno certo bisogno di ulteriori interpretazioni. Il sindaco Milo amaramente vede parte della sua squadra trasmigrare dalla sponda opposta a meno di una settimana dal termine ultimo per la presentazione delle liste.

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