Dopo le prime prove di esodo durante i ponti di primavera, ci si avvia verso la stagione estiva e in particolare, nel periodo degli spostamenti rapidi dei fine settimana e delle grandi partenze da fine luglio per il consueto esodo da nord a sud. I volumi di traffico cresceranno su tutte le strade e autostrade, in direzione delle principali località turistiche di mare o montagna e saranno, come già fatto da alcuni mesi, il metro di misura per analizzare sotto altri aspetti la crescita economica nel nostro Paese.
Proprio questa analisi del traffico veicolare ci ha portato ad inizi marzo a una previsione per il primo trimestre 2023 in cui parlavamo di una crescita del Prodotto interno lordo pari a 0,30% rispetto al trimestre precedente e del 1,80 % in termini tendenziali. Un dato che si è avvicinato molto, nelle settimane successive, a quello ufficiale nelle comunicazioni dell’Istat, con il Pil che ha registrato un aumento dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e una crescita dell’1,9% nei confronti del primo trimestre del 2022.
La previsione conferma che le nostre strade rappresentano innanzitutto collegamenti strategici e gli spostamenti di veicoli leggeri e pesanti, per vacanza, lavoro e trasporto di ogni genere di materiale, non sono da sottovalutare, ma rappresentano sempre più lo specchio della curva economica nel nostro paese.
Si tratta di dati accertati grazie al Sistema Automatico di Rilevamento Statistico del Traffico, costituito da oltre 1.400 sezioni di conteggio, e distribuito sull’intera rete di competenza di Anas.
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