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Maiori, emergenza sicurezza su SS163: ringhiera fradicia sempre più pericolosa. Intervenire subito per evitare nuova tragedia

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di EMILIANO AMATO

Oramai è letteralmente fradicia e insicura, ossidata ed erosa da agenti atmosferici, mareggiate e numerosi sinistri stradali. Stiamo parlando della ringhiera in ferro che per 250 metri “protegge” la strada statale 163 “Amalfitana” per 250 metri lineari sul fronte mare di Maiori, tra la Torre Normanna e il Lungomare in località Costa d’Angolo. Era il maggio del 2019 quando per la prima volta la ringhiera, già fatiscente e visibilmente instabile (mancante in alcune parti, sostituite da transenne!), venne avvolta da strati di rete da cantiere di colore arancio, a voler anticipare – forse – l’inizio di interventi di sostituzione.

Dopo anni di disinteresse e rimpalli di responsabilità, sembrava che nel settembre del 2021 il Comune di Maiori, richiamato alle proprie responsabilità dall’ANAS (ente proprietario della strada), si era impegnato a intervenire nella manutenzione ordinaria e straordinaria della balaustra. Con determinazione numero 418 del 17 settembre 2021, a firma del responsabile dell’area tecnico manutentiva e lavori pubblici del Comune, l’architetto Roberto Di Martino, aveva avviato il progetto esecutivo per “Lavori di manutenzione parapetto in ferro ss163 dal km 35+740 al km 35+964 traversa interna”.

L’importo complessivo dell’intervento, come previsto dal quadro economico del progetto,  pari a 44mila euro, doveva essere attinto dal cosiddetto “Decreto Sud”, stabilito con D.P.C.M. del 17 luglio 2020, destinato alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Con l’aumento dei costi della materia prima ferrosa, quella cifra non è sufficiente a coprire l’intervento.

Ad oggi nulla è cambiato: l’unica novità è quella rete da cantiere che puntualmente viene sostituita e resta ad avvolgere la ringhiera che si tiene in condizioni precarie. Si parla di interlocuzioni recenti tra Comune di Maiori e Anas ma dai canali ufficiali nessuna notizia.

La tragedia del bus di Venezia Mestre, ma anche quella dell’8 maggio a Ravello in cui ha perso la vita il giovane conducente d’autobus Nicola Fusco, sembrano non aver insegnato nulla.

Non c’è più tempo da perdere: intervenire immediatamente per evitare l’ennesima tragedia annunciata.

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