Nessuno avrebbe immaginato che quel male contro il quale combatteva con straordinaria dignità lo avrebbe ben presto strappato alla vita. Giornata intrisa di dolore, questa che ci lasciamo alle spalle, tra Minori e Maiori, dove due comunità piangono la prematura scomparsa, a soli 64 anni, di Carmine Silvestri.
Chi lo aveva visto in giro nei giorni scorsi mai poteva immaginare che sarebbero stati davvero gli ultimi per lui. Aveva soltanto 64 anni. Lo piangono la moglie Lucia, il figlio Paolo che appresa la notizia è rientrato da Londra dove vive stabilmente, le sorelle Susanna e Loretta, la nuora Lucy, la suocera. Persona davvero perbene, un gentiluomo, ha vissuto la sua vita con rettitudine.
Erede di un’antica famiglia di maestri panificatori di Minori, ha condotto per anni il forno di Via Calata Ponte. Lì ogni mattina, dall’ingresso del Corso Vittorio Emanuele, si avvertiva l’odore del pane appena sfornato, che riportava alla genuinità del tempo che fu. Proprio Carmine dovette interrompere, anni fa, quella tradizione, lavorando poi nel settore alberghiero come portiere di notte. Poi la scoperta della tremenda malattia. Se ne va un altro buon uomo, circondato da tantissimi amici, increduli alla notizia della sua morte. Tra questi Andrea Serretiello del ristobar Antares che stamani gli ha dedicato l’ultimo saluto su facebook.
L’ultimo saluto a Carmine domani, martedì 31 gennaio, alle 10,00, nella Basilica di Santa Trofimena a Minori.