di EMILIANO AMATO
E’ trascorso un anno da quel maledetto 8 maggio, giorno in cui a Ravello perse la vita Nicola Fusco il 28enne autista di Agerola che alla guida del suo autobus precipitò nel vuoto dal curvone della ex 373, in località Cigliano. Una tragedia che ha scosso le coscienze di tutti, per quel figlio della costiera morto tragicamente sul lavoro, con la rabbia generale che si è catalizzata sui rischi che si corrono sulle strade della Costiera amalfitana, sempre più trafficate e meno sicure. Con conseguenti indecisioni, ritardi e disservizi con i quali è stata costretta a fare i conti la collettività.
Mercoledì prossimo, nel primo anniversario della tragedia, i sindaci di Ravello, Paolo Vuilleumier e di Scala, Ivana Bottone, deporranno un fascio di fiori sul luogo della tragedia, al termine della Santa Messa nel Duomo di Ravello con inizio alle 11,00.
«Il profondo vuoto lasciato da Nicola, negli affetti familiari, nei cuori dei colleghi e di tutti coloro che lo conoscevano e lo hanno ammirato ed amato è, e resterà incolmabile. La sua gioia di vivere, il suo spirito generoso e la sua gentilezza resteranno sempre vivi ed indelebili nei ricordi di noi tutti» si legge dal manifesto congiunto realizzato dai due comuni.
Agerola ricorderà Nicola in serata, alle 19,00, con la celebrazione della chiesa di San Matteo a Bomerano.
A entrambi i momenti parteciperà la famiglia Fusco.
Tutti noi abbiamo nella mente le immagini della tragedia che fecero il giro del mondo. Delle possibili cause, delle indagini (ancora in corso), abbiamo parlato approfonditamente, quindi riteniamo opportuno evitare nei giorni del ricordo.
Oggi pubblichiamo, per scelta editoriale, soltanto la foto del giovane Nicola, strappato troppo presto a questa vita.
Leggi anche:
Nicola meritava di vivere e continuare a inseguire i suoi sogni come abbiamo fatto noi