di EMILIANO AMATO
«Ci sarà il presidente Biden stasera a cena da noi». Così Franco Nuschese, titolare del Cafe Milano di Washington, ha comunicato al suo staff la presenza dell’ospite illustre. La prenotazione è giunta direttamente dalla Casa Bianca e domenica sera il presidente degli Stati Uniti d’America è ritornato nell’elegante locale del guru del gusto e dello stile italiano della capital city. Ad accoglierlo proprio Nuschese, che è originario di Minori, legato a Joe Biden dai tempi in cui ricopriva il ruolo di vicepresidente dell’amministrazione di Barack Obama. A tavola con lui la nipote Naomi e suo marito Peter Neal. Assente la first lady Jill Biden, impegnata nella missione fra Medio Oriente e Nord Africa. Rigidissimo il servizio di sicurezza all’esterno del locale.
Come un normale cliente, il presidente ha scelto di sedere ai tavoli del sala principale, tra gli altri clienti, evitando il privé. A Pochi tavoli di distanza c’era l’ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, Mariangela Zappia.
Biden ha gustato cappellini al sugo di pomodoro e una caprese con mozzarella e pomodori rigorosamente provenienti dalla Campania. Al termine della cena si è intrattenuto con Nuschese. Poi si è fermato a scambiare qualche battuta con le persone che lo hanno salutato con affetto e che prima di guadagnare l’uscita dal locale gli hanno tributato un caloroso applauso.
«Ero alla Messa, domenica mattina, quando ho ricevuto la telefonata – racconta Nuschese al Quotidiano della Costiera – All’uscita dalla chiesa ho visto le chiamate perse. Il presidente mancava molto da noi e insieme abbiamo ricordato i tempi in cui è stato assiduo frequentatore del nostro locale».
Lunedì prossimo a Washington arriva il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani per un bilaterale con Antony Blinken e una visita al Fondo Monetario Internazionale. Il 23 giugno arriverà Guido Crosetto e farà tappa al Pentagono. Poi, a luglio, toccherà al premier Giorgia Meloni: l’ambasciata del gusto italiano li attende.
Il Cafe Milano è l’ambasciata del gusto Made in Italy conosciuta e riconosciuta da politici, artisti, celebrità e di tanti amanti della cultura e, naturalmente, dell’ospitalità italiana. Il concetto è stato inizialmente lanciato nella capitale degli Stati Uniti nel 1992, nei giorni dell’elezione di Bill Clinton. Lo scorso novembre il locale ha festeggiato i primi trent’anni di attività. Per l’occasione dalla Casa Bianca una speciale lettera di auguri: «Incarna il meglio dello spirito imprenditoriale della nostra nazione».
