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18 agosto 1793: Il trasferimento del quadro di San Trifone dalla chiesa abbaziale alla cattedrale di Ravello

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di SALVATORE AMATO

Alla fine di gennaio del 1775, Pio VI aveva assegnato al vescovo di Ravello, Michele Tafuri, il beneficio di San Trifone, con le annesse rendite dell’antica abbazia. Il Capitolo della cattedrale ravellese, dopo qualche giorno, aveva chiesto al presule la facoltà di unirle alla massa capitolare, accordandone la decisione favorevole nel corso della Visita pastorale dell’11 gennaio 1776.

Preso possesso dell’antica chiesa abbaziale, i canonici ravellesi assicurarono l’officiatura e l’assolvimento degli oneri cultuali fino al 1793, quando richiesero al nuovo vescovo Silvestro Miccù di trasferire in cattedrale non solo gli obblighi di messe, ma anche l’immagine che era collocata sull’altare maggiore, raffigurante i santi Trifone, Respicio e Ninfa, commemorati insieme nel Martirologio Romano alla data del 10 novembre.

Le motivazioni addotte dai capitolari riguardavano la costante impraticabilità delle strade che conducevano all’abbazia ravellese e alla distanza dalla chiesa cattedrale.

Per tali motivazioni, l’11 luglio 1793, il vescovo Silvestro Miccù, con proprio decreto, accordò al Capitolo il permesso richiesto, ordinando d’erigere in cattedrale un nuovo altare per la collocazione dell’opera pittorica, che, fino all’ultimazione dei lavori poteva essere collocata nella cappella di san Pantaleone, indicata quale luogo per l’assolvimento degli oneri di messe dell’ex abbazia.

Dopo più di un mese, il 18 agosto 1793, dalla cattedrale di Ravello partì una solenne processione verso “il luogo di S. Martino e propriamente nella chiesa della Badia di S. Trifone”, cui presero parte il vescovo Miccù, il vicario Eugenio Maggi, i capitolari, “vestiti di rocchetti e cappe magne”, le due confraternite del SS. Nome di Gesù e della Madonna del Carmine e “alquanti nobili e cittadini”.

Giunti a San Trifone, dall’altare maggiore della chiesa venne calato il quadro del Santo e traslato processionalmente in cattedrale, nella cappella realizzata nell’ala destra dove attualmente è esposto alla venerazione dei fedeli.

redazione
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