di EMILIANO AMATO
Dopo cinque giorni, con esito negativo, sono state interrotte le ricerche subacquee del corpo di Manuel Cientanni, il 29enne salernitano che risulta disperso dalle 16 e 30 di lunedì scorso in seguito al tragico incidente avvenuto nel mare della costiera amalfitana. Ieri mattina ancora un nulla di fatto, il mare non restituisce il corpo di Manuel: i fondali dello specchio acqueo di fronte ai borghi di Erchie e Cetara, punto in cui è avvenuta la tragedia (col giovane inabissatosi dopo essere stato tranciato dall’elica della barca) continuano ad essere scandagliati sulla batimetrica di 44 metri.
Le attività subacquee, complesse, hanno visto ancora i sommozzatori dei Vigili del Fuoco operare con Side Scan Sonar, uno strumento di ultima generazione giunto dalla direzione dei caschi rossi del Lazio, che consente un più ampio e dettagliato raggio d’azione per il controllo del fondale marino. Personale specializzato giunto dai reparti della Calabria sta operando con i colleghi del comando provinciale di Salerno. Un sottomarino ROV (remotely operated vehicle), con telecamera subacquea ad ampio raggio, pilotato da una postazione remota, è gestito dagli uomini della Capitaneria di Porto di Salerno. Dall’alto, ieri mattina ultima perlustrazione dell’elicottero dei Vigili del Fuoco da Salerno a Punta Campanella.
Le ricerche proseguiranno sulla superficie del mare, a più ampio raggio, con motovedette della Guardia Costiera e con elicotteri.
Ma il corpo del 29enne salernitano potrebbe essere stato spinto dalle correnti altrove (leggi il nostro articolo).
Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto di Salerno Luigi Alberto Cannavale, non hanno ancora visto iscritti nel registro degli indagati dal momento in cui la vittima risulta ancora dispersa.