Nuovi sequestri sull’isolotto de Li Galli, di fronte a Positano. Li ha disposti la Sezione Riesame del Tribunale di Salerno che ha accolto il ricorso della Procura di Salerno in relazione agli abusi edilizi e ai reati ambientali già contestati sull’isolotto privato su cui è edificato il complesso che fu dei ballerini russi Massine prima e Nureev poi.
La guardia di finanza e i carabinieri hanno apposto i sigilli alla struttura che attualmente ospita un complesso ricettivo alberghiero e alle opere di urbanizzazione che si trovano sull’isolotto.
Inizialmente il giudice per le indagini preliminari aveva disposto il sequestro solo parziale dei manufatti, riconoscendo l’illegittimità di alcune opere. In quel caso, i sigilli erano scattati solo per l’area benessere, l’attracco per l’ormeggio dei natanti, le passerelle di collegamento ed il dissalatore con annessi generatori.
Il tribunale del Riesame, invece, ha accolto il ricorso dell’ufficio guidato dal procuratore capo Giuseppe Borrelli. Diverse le criticità contestate, dal cambio di destinazione d’uso del magazzino-deposito di barche in un centro benessere a nuovi volumi per camere da bagno in prossimità degli edifici esistenti, alla realizzazione di piscina e di una elisuperficie. E poi nuovi locali al servizio dell’albero (dispensa, dissalatore e generatore), il di cambio destinazione d’uso da deposito a cappella e per la realizzazione di camere, servizi igienici e alberghieri e la realizzazione di percorsi pavimentati con materiali incongrui rispetto al contesto paesaggistico e naturalistico.
La Procura ha inoltre contestato la trasformazione dei ruderi di origine romana e il cambio da destinazione residenziale a turistico-alberghiera.
Gli inquirenti hanno rilevato che la pubblicità del resort avveniva su siti specializzati con la previsione di un costo settimanale del soggiorno pari a circa 300.000,00 dollari. La contestazione della destinazione ricettiva delle opere è stata altresì fondata sulla ritenuta ricostruzione, per la società proprietaria, di un volume di affari per l’anno di imposta 2022 pari a circa un milione di euro. Il provvedimento della Sezione Riesame del Tribunale di Salerno, ovviamente, non è definitivo ma suscettibile, in fase cautelare, di ulteriore gravame. La eventuale penale responsabilità degli indagati in ordine ai reati contestati dovrà essere valutata, inoltre, in sede dibattimentale, pendendo il procedimento ancora in fase di indagini preliminari.