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Maiori, limitazioni movida. Mario Ruggiero contro ordinanza: «Schiaffo a tessuto produttivo del paese»

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Fanno discutere a Maiori le limitazioni alla movida ordinate dal sindaco Antonio Capone per le notti di agosto. Un provvedimento a tutela della sicurezza e della vivibilità urbana notturna che però scontenta i titolari di bar ed esercizi pubblici, ma anche i giovani, specie quelli in cerca dello sballo (clicca qui per approfondire l’ordinanza).

Per il consigliere comunale di minoranza Mario Ruggiero l’ordinanza sindacale numero 32 del 27 luglio è “l’ennesimo schiaffo in faccia al tessuto produttivo di questo paese. Uno schiaffo dato in piena stagione turistica, dopo i due anni trascorsi con il Covid-19, gli aumenti infiniti, le multe per il regolamento del decoro urbano e le varie bollette”.

Con un pubblico manifesto – che pubblichiamo integralmente a beneficio della completezza dell’informazione – Ruggiero si schiera dalla parte delle attività produttive.

Segue il testo integrale.

“Certo, è innegabile che la movida vada tenuta sotto controllo e che l’eccessivo casino non fa bene a nessuno, ma non è chiudendo alle 24:00 le attività artigianali che si risolve il problema. Non è con le limitazioni alle pasticcerie, alle pizzetterie e ai panifici che risolviamo la situazione.

Credete che il problema derivi dal pane caldo con la mortadella, dalle pizzette e dai panzarotti?

Oppure dalla vendita dei cornetti alla nutella in piazza Raffaele D’Amato?

Veramente siete convinti che chiudere la musica nei locali e le feste alle 24:00 vi risolva il problema?

E i locali che vivono di questo pane che facciamo, li chiudiamo?

E le feste di Ferragosto si potranno fare oppure facciamo passo anche quest’anno?

Credete che i gruppi di ragazzini e di giovani prenderanno atto e andranno a letto alle 11:00?

La questione è leggermente più complicata ed è ben inquadrata in questi due passaggi che ho “rubato” in rete da un post sull’argomento di Sabrina Apicella, che stimo molto e leggo sempre con piacere.

“Il punto è che sono cambiati i tempi, è cambiata la concezione di divertimento, è cambiato lo sviluppo naturale della crescita ed è cambiato il senso civico, quello che consente di rispettare da un lato e di tollerare dall’altro.”

 “Additare un locale che vende cibo e alcolici, per giustificare gli inevitabili schiamazzi di cani sciolti o l’eccessivo “inquinamento acustico” proveniente da chi della strafottenza, magari, ne fa il proprio pane quotidiano, sia di notte che di giorno, non è la soluzione.”

Non è vietando che si regolamenta il tutto amici miei, certi fenomeni vanno semplicemente governati e vanno governati principalmente con il controllo, assolutamente inesistente in questo paese dopo le 21:00 quando l’intero territorio diventa terra di nessuno. In tutti i sensi.

Chiudere la musica alle 02:00 come si è sempre fatto salverebbe capre e cavoli. Credo.

Fatevi un giro sul piazzale del porto la sera dopo le 23:00 e guardatevi attorno, eppure non ci sono né pizzetterie, né distributori, e neanche pasticcerie, cornetterie e locali che fanno musica.

Controllo amici miei, controllo. Bastava guardarsi in giro e “copiare” da qualche altro paese.

E visto che per ovvie ragioni non si possono impiegare i vigili già impegnati oltre ogni limite, magari stipulare una convenzione con qualche istituto di vigilanza che garantisca il controllo delle principali vie cittadine come hanno già fatto Cetara e Ravello. Magari uno sforzo dei Carabinieri, sempre disponibili, per garantire una pattuglia a controllare le strade, lungomare e via nuova chiunzi principalmente.

Magari utilizzare un poco il cervello … suvvia, in fondo siete anche ben pagati per farlo.

Ma voi dormite … e dormite sonni profondi … e ninna nanna ninna o … “

Mario Ruggiero

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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