All’indomani dell’ultimo saluto ad Alfonso Calce, continuano a giungere alla nostra redazione giornalistica messaggi di ricordo dell’uomo e del lavoratore instancabile, tra gli ultimi esempi dello stile genuino e cortese dell’accoglienza turistica ravellese.
L’avvocato Marcello Giani, storico cliente del Caffè Calce ai tavoli di piazza Vescovadoscrive: «Ho appreso dalla sua silenziosa costruttiva semplicità come fa un uomo a diventare leggenda. I figli sapranno interpretare e portare a termine il suo progetto di vita. Un addetto agli uffici postali che nel tempo ha saputo comunicare ai cittadini del paese più bello del mondo un silenzioso messaggio di amore. Ciao Alfonso il tuo nome rimarrà scolpito per sempre in ogni pietra di Ravello. Grazie per esserci stato tra di noi».
L’avvocato giuslavorista salernitano Giorgio Zeoli scrive: «Il cavaliere Alfonso Calce è una di quelle figure che trapassano il tempo e la storia. La vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri. Voi cavalier Alfonso Calce siete e sarete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti. L’arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane. Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell’Arciere, poiché egli ama in egual misura, mentre le frecce vengono scagliate, l’arco rimane saldo nelle sue mani».