Questo pomeriggio i sindaci della Costa d’Amalfi hanno incontrato, a Palazzo Santa Lucia, il governatore della Campania Vincenzo De Luca in relazione alle richieste di potenziamento della struttura sanitaria di Castiglione, con particolare riferimento all’incremento dei flussi turistici previsti nei prossimi mesi.
A fronte della carenza di personale che riguarda tutti i pronto soccorso, compresi i Dea di II livello, e le mancate risposte da parte del governo sul riparto del fondo sanitario che penalizza la Campania, e in vista del nuovo atto aziendale relativo al presidio, il presidente De Luca, insieme con il direttore generale dell’azienda ospedaliera “Ruggi d’Aragona” di Salerno, Vincenzo D’Amato, ha assicurato che entro la primavera sarà garantita la presenza del cardiologo su tutto l’arco delle 24 ore, quindi anche nei turni notturni infrasettimanali e sette giorni su sette.
Ciò sarà consentito grazie al reclutamento di ulteriori cardiologi attraverso le procedure già in corso di utilizzo delle graduatorie vigenti. Contestualmente verrà attivata una procedura di reclutamento di medici cardiologi da assegnare esclusivamente al presidio di Castiglione. Tutte le richieste della Conferenza dei sindaci sono state acquisite per ogni rapida valutazione.
«Ringraziamo il presidente De Luca per la grande disponibilità che ha dimostrato nella riunione di oggi – si legge in una nota stampa della Conferenza dei Sindaci diramata a margine della riunione -. Un incontro concreto dove è stata sottolineata l’importanza di potenziare l’ospedale Costa d’Amalfi, di rimettere cardiologia h 24 e soprattutto abbiamo ottenuto la concretizzazione di posti letto di osservazione breve intensiva (OBI), almeno 4, che diminuiscono ricoveri verso altri ospedali di pazienti non critici con possibilità di curarli all’ospedale Costa d’Amalfi e di dimetterli a domicilio. Ringraziamo anche il Direttore Generale dott. Vincenzo D’Amato che ha assentito alle giuste sollecitazioni di una Conferenza dei Sindaci unita e motivata nel difendere il presidio ospedaliero».