di EMILIANO AMATO
Dovrà restare ancora in carcere E.F., il 48enne di Minori che lo scorso 21 aprile era stato tratto in arresto per aver violato il divieto di avvicinamento all’abitazione della casa famiglia (per pregressi maltrattamenti), nonché per resistenza a pubblico ufficiale, L’uomo era stato sorpreso nella casa in cui vivevano sua madre e sua sorella in stato di alterazione dovuta a ebbrezza (clicca qui per approfondire).
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno ha disposto d’ufficio l’aggravamento della misura cautelare in carcere, trattandosi di procedura in cui le esigenze cautelari restano inalterate. Un provvedimento dovuto al comportamento trasgressivo dell’indagato e, pertanto, alla sua inaffidabilità.
Stesso provvedimento anche per A.C., il 25enne di Ravello arrestato nuovamente il 29 aprile scorso per aver violato il divieto di avvicinamento alla madre di sua figlia, sulla quale in passato aveva praticato violenza. Resterà nel carcere di Fuorni. Nella sua storia recente vi è stato un progressivo affievolimento delle misure cautelari per buona condotta: dal carcere nel febbraio del 2023 per essere evaso dai domiciliari dopo resistenza a pubblico ufficiale e l’aggressione a uno zio e a un vicino di casa, a Sambuco di Ravello (clicca qui per rileggere l’articolo), ai domiciliari, poi all’obbligo di dimora, fino al divieto di avvicinamento alla madre di sua figlia entro i 400 metri. Ora nuovamente il carcere.