di EMILIANO AMATO
Prendersi cura di uno dei monumenti civili più importanti del paese. E’ il primo vero impegno preso dal nuovo Consiglio comunale dei ragazzi di Ravello che sabato scorso, armati di sacchi e ramazze (ma soprattutto di entusiasmo e buona volontà) hanno ripulito il Sacrario dei Caduti di Piazza Fontana Moresca che custodisce la memoria collettiva.
Il monumento, di pertinenza comunale, da diversi anni era caduto in uno stato di totale incuria, adibito a vero e proprio deposito-accumulo di materiali di ogni genere. Questa condizione aveva suscitato l’indignazione di diversi cittadini per il pessimo stato in cui versava.
Pile di secchi in plastica per la raccolta di differenziata, residui di materiali edili e soprattutto tanta polvere ed escrementi di uccelli che non facevano di certo onore agli eroi ravellesi i quali, durante le due guerre mondiali, hanno sacrificato la propria vita per la Patria.
Di recente è stato proprio il sindaco Paolo Vuilleumier, al fine di responsabilizzare i ragazzi e far crescere in loro il senso civico e l’amore verso il paese, ad affidare loro la cura del monumento.
Guidati dal sindaco junior, Raffaele Amato, i giovani ravellesi, con guanti e mascherine, hanno innanzitutto ripulito tutto il monumento, raccogliendo i rifiuti e mettendo ordine alla migliore maniera. Ripulite anche le lapidi di Andrea Mansi e Gaetano Amato, oltre alle vetrate. Alla campagna di pulizia, che ha attirato anche l’attenzione di alcuni turisti stranieri che hanno plaudito all’iniziativa, hanno preso parte: Gaetano Proto, Antonella Proto, Manuel Di Natale, Francesco Montagna, Anna Velia Vuilleumier, Ciro Cozzolino, Annarosa Amato, Francesca Vicinanza, Giuseppe Alfieri, Gianluigi Cioffi, Giorgia Cioffi, Valentino Vitale e Christian Cirella. Saranno gli addetti del Comune, ora, a rimuovere i sacchi contenenti i rifiuti.
A loro è andato il plauso del sindaco Paolo Vuilleumier che ha rivolto parole di apprezzamento per la grande sensibilità e per il prezioso il contributo offerto alla comunità.
Il buon lavoro svolto ha subito dato i suoi frutti, per la soddisfazione e la gioia dei ragazzi: ma ci sarà bisogno di costante monitoraggio e attenzione per il mantenimento del decoro del monumento. “Onor fatto agli Estinti, ai vivi onor”.