Sul caso delle tensioni di ieri sera ad Amalfi con danneggiamento di un bus Sita e conseguenze per un autista (clicca qui per rileggere l’articolo) sono intervenute le sigle sindacali provinciali di FILT Campania e FILT Salerno.
«Un episodio deplorevole che è solo una conseguenza delle criticità che questa organizzazione sindacale sta enunciando da ormai diverso tempo» scrivono i segretari regionale e provinciale della sigla sindacale, Carlo Finozzi e Gerardo Arpino in una nota congiunta che così prosegue: «Nonostante i tavoli istituzionali ancora si riesce a garantire un servizio di TPL efficiente e sicuro sulla Costiera Amalfitana, nonostante la stagione estiva sia quasi nel pieno, diventa sempre più prodromo di disagi e poca sicurezza».
«Queste scene ormai di “ordinaria follia” si vivono quotidianamente sul capolinea di Amalfi che, anche e soprattutto a causa della riduzione degli stalli di fermata per gli autobus di linea, è diventato insicuro.
Le problematiche che questo “piazzale” si porta dietro da ormai diverso tempo non si limitano al solo alla riduzione degli stalli, ma a tutto quanto possa essere utile a garantire agli autisti di svolgere il proprio lavoro in sicurezza e, nel contempo, possa permettere all’utenza di accedere ai servizi in maniera facile e sicura, senza sfidare la sorte nel cercare di individuare l’autobus su cui salire.
È nostra opinione che la città e le istituzioni dovrebbero adoperarsi, insieme alle società di trasporto pubblico, partendo proprio dalle infrastrutture per garantire un’elevata qualità del servizio, in particolare in aree dove il trasporto su gomma rimane insostituibile per il soddisfacimento di numerosi bisogni, essenziali e non».
Pertanto, nell’esprimere piena solidarietà al conducente vittima di tale episodio dichiariamo il nostro poco interesse alla ricerca dei colpevoli, ma chiediamo nell’immediato un tavolo congiunto con tutti gli attori coinvolti per trovare una soluzione idonea a ripristinare condizioni di sicurezza e di efficienza e far sì che questo “piazzale” sia visto come una risorsa su cui investire e diventi un vero Terminal, oppure trovare soluzioni alternative che siano esempio di sicurezza e di accoglienza» conclude la nota.
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