Riceviamo lettera a firma del direttore Gino Caruso di Ravello. E pubblichiamo.
Gentile Direttore.
Ho letto con molta attenzione l’articolo sul Quotidiano della costiera del 14/02: “Trasporto marittimo in Costa d’Amalfi, l’avv. Zeoli: «Guardiamo alla Norvegia con i traghetti elettrici »” ed ho avuto delle perplessità leggendo del futuro del trasporto marittimo in una economia post industriale: “poiché non siamo più in un economia “Fordista”… di dedicare i fondi pubblici ad iniziative di “visione” quali l’introduzione dello ski tran Maiori-Ravello… oppure nelle vie del mare mediante gli hooper loop”.
Oltre alle perplessità ho provato un senso di frustrazione per non conoscere, nonostante i miei trascorsi in Inghilterra, il significato di “ski tran” e “hooper loop” e poiché anche l’Enciclopedia Britannica non ha nessun risultato, sono ricorso a Google e per ski tran(s) mi dice “traversata delle alpi con gli sci” mentre per hooper loop mi dice “sentiero ottimo per il trekking”.
Ora se sono stato diligente a ricercare e interpretare i risultati di Google le soluzioni prospettate mi sembrano alquanto bizzarre, pertanto le chiedo un trafiletto esplicativo, ovvero invitare l’Avv. Zeoli a chiarire che cosa noi residenti dovremmo chiedere di realizzare ai nostri amministratori per ottenere dei vantaggi, anche in vista della prossima stagione turistica con le problematiche del traffico su gomma e delle vie del mare, che verosimilmente affliggeranno residenti e turisti, non avendo le autorità fino adesso emanato alcun nuovo provvedimento per alleggerire il traffico in costiera, solo un’ordinanza per aggravare le condizioni.
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