Sconterà la pena detentiva ai domiciliari Giuseppe Lima giudicato colpevole insieme a Vincenza Dipino, dell’omicidio di Patrizia Attruia, consumato a Ravello tra la sera del 25 e il 26 marzo 2015.
A causa delle sue condizioni di salute (convive con una malattia invasiva) il giudice gli ha concesso la detenzione domiciliare, almeno per un anno, da scontare presso l’abitazione di uno dei fratelli in Via Santa Barbara, sotto Villa Cimbrone. Potrà uscire soltanto per sottoporsi alle cure necessarie, previa autorizzazione del giudice.
Lima è giunto questa sera a Ravello in taxi direttamente dal carcere casertano in cui si trovava. Chi lo ha visto, nella piazzetta di San Cosma, dice di aver incontrato tutt’altra persona, mutata nell’aspetto, rispetto a quella vista l’ultima volta.
Dovrà scontare la pena complessiva di 13 anni e 4 mesi di reclusione, scontata in Appello rispetto al primo grado in cui gli erano stati inflitti 18 anni di detenzione.
Per Enza Dipino, invece, la Cassazione ha confermato la pena di 14 anni e due mesi (10 mesi in più di Lima).
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