«A poche settimane dall’inizio della nuova stagione turistica, ancora troppi vuoti in organico, troppe carenze di professionalità nel settore alberghiero anche in realtà di eccellenza della Costiera amalfitana». Lo dichiara l’avvocato giuslavorista Giorgio Zeoli impegnato nel completamento della campagna di recruitment del personale per le strutture ricettive della costiera.
Il legale salernitano spiega che «mancano giovani talenti autoctoni anche in strutture ricettive di lusso, la scuola non riesce a coniugare l’apprendimento teorico con quello pratico mentre le associazioni di categoria sono prive di visione destinando scarse risorse alla formazione ed alla creazione di scuole dell’ospitalità in Ue e in extra Ue. Perché, se vogliamo essere franchi, nei prossimi anni avremo personale in prevalenza proveniente dal bacino mediterraneo e dell’Asia meridionale».
ESPERIENZE FORMATIVE E PRATICHE PER I GIOVANI TALENTI
Zeoli è convinto che «c’è bisogno di fornire ai nostri giovani, oltre alle conoscenze di base, quelle competenze necessarie ad inserirsi nel mercato del lavoro, alternando le ore di studio e formazione in aula ore trascorse all’interno delle aziende, per garantire loro esperienza “sul campo” e superare il gap “formativo” tra mondo del lavoro e mondo accademico in termini di competenze e preparazione: uno scollamento che spesso caratterizza il sistema italiano e rende difficile l’inserimento lavorativo una volta terminato il ciclo di studi».
IL PROGETTO
«Con alcune scuole della Campania stiamo appontando su un progetto innovativo che una volta attuato prevede la gestione assistita da parte dei giovanissimi di parte delle strutture ricettive con la finalità di creare un luogo dedicato all’apprendimento in cui i giovani dell’ospitalità siano in grado di imparare concretamente gli strumenti del “mestiere” in modo responsabile e autonomo. Se per i giovani rappresenta un’opportunità di crescita e di inserimento futuro nel mercato del lavoro, per le aziende si tratta di investire strategicamente in capitale umano – afferma l’avvocato Giorgio Zeoli –, coordinati dal personale dell’hotellerie e dai docenti, nella gestione degli alberghi, in cucina per la preparazione dei pasti, in sala e nel bar per il relativo servizio e nella reception per il percorso di accoglienza. La scuola del saper fare coinvolge gli studenti, allarga gli orizzonti dei docenti, cambia la pedagogia tradizionale e supera l’idea di disgiunzione tra momento formativo e operativo».
«L’iniziativa già sta riscuotendo grande entusiasmo tra studenti, genitori di questi, e i professori stessi e vedrà la partecipazione anche di ex studenti degli alberghieri impegnati direttamente in funzioni operative con la stipula di veri e propri contratti di lavoro subordinato sulla base di comprovate competenze e merito» afferma a chiosa Zeoli.