di EMILIANO AMATO
Autorizzare l’arretramento delle barriere che delimitano l’area sottoposta a sequestro, sulla strada provinciale 75 Ravello-Castiglione, teatro dell’incidente che lo scorso 8 maggio costò la vita al giovane Nicola Fusco. E’ quanto ha chiesto il sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier, in accordo con il sindaco di Scala Ivana Bottone, in una nota trasmessa al pubblico ministero Carlo Rinaldi, titolare dell’inchiesta per la morte del 28enne autista dei Agerola che in quel tornante perse il controllo del proprio autobus finendo nel vuoto.
Da quel giorno il restringimento dell’area sequestrata non consente il passaggio di mezzi superiori agli otto metri di lunghezza, con la Regione Campania costretta ad affidarsi a un vettore privato, Riccitelli, al fine di garantire un servizio di minibus suppletivo alle corse Sita per rispondere alla forte domanda turistica. Ma con l’inizio del nuovo anno scolastico il servizio pubblico non è sempre garantito. Ad Amalfi, alla fermata dei bus, si assiste a una quotidiana lotta tra turisti e studenti per assicurarsi un posto a bordo. Ieri mattina sul luogo dell’incidente è tornato il consulente tecnico d’ufficio nominato dalla Procura, l’ingegnere Alessandro Lima di Avellino (lo stesso che ha effettuato le perizie sull’autobus di linea precipitato a Capri nell’estate del 2021 costato la vita all’autista Emanuele Melillo).
Dopo aver eseguito le perizie sul pullman Mercedes recuperato lo scorso 23 maggio, è chiamato a verificare la consistenza dei muretti e la condizione dell’asfalto. Sul posto ha anche incontrato i sindaci di Ravello e Scala (presente anche il vicesindaco Luigi Mansi) alla presenza di personale del settore viabilità della Provincia di Salerno, per valutare la possibilità di arretramento, almeno di un metro e mezzo, delle barriere in calcestruzzo, così da consentire il transito degli autobus Sita. Anche perché il servizio privato per il trasporto pubblico scadrà il prossimo 30 settembre e già i due primi cittadini ne hanno chiesto alla Regione una proroga di almeno quindici giorni. Toccherà ora alla Provincia di Salerno presentare un progetto di restringimento dell’area sequestrata con nuove barriere in calcestruzzo ben ancorate alla base stradale. Già, perchè ci si ritroverebbe proprio a ridosso del ciglio della strada, laddove i muretti sono destinati a rimanere allo stato attuale. Stando a quanto appreso a Palazzo Sant’Agostino sarebbero già state prenotate le risorse economiche per una celere ricostruzione in sicurezza delle protezioni, qualora l’area sarà dissequestrata.
Sarebbe necessario, inoltre, corrugare la superficie dell’asfalto oramai usurato nel punto di transito in curva, dopo le difficoltà riscontrate sabato scorso, complice la pioggia.
La richiesta, a nostro avviso, poteva essere accolta già nelle settimane immediatamente successive all’incidente, alla prima richiesta del sindaco di Ravello (26 maggio). Sono trascorsi quasi cinque mesi all’insegna di forti disagi per residenti e turisti.