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Traffico Costiera Amalfitana, presentato progetto ZTL territoriale. Ora il problema è la gestione

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E’ stato presentato giovedì scorso, 31 marzo, presso il palazzo della Prefettura di Salerno, l’atteso progetto tecnico della zona a traffico di tipo territoriale per la Costiera Amalfitana. Una soluzione all’annosa problematica del traffico veicolare, specie sulla Statale 163 Amalfitana, nei periodi di massima affluenza turistica. Questo tipo di limitazione potrebbe consentire una gestione della viabilità rispettosa del territorio e di chi lo abita, evitando che turisti e visitatori trasformino le loro vacanze in una infernale permanenza su gomma a temperature elevate. Al tavolo si sono ritrovati i sindaci dei comuni costieri, il consigliere regionale Luca Cascone, presidente della IV Commissione (Urbanistica, Trasporti e Lavori Pubblici), i rappresentanti di Polizia e Carabinieri e il capo compartimento regionale dell’Anas.

Il professor Vincenzo Galdi, ordinario di Sistemi Elettrici per l’Energia presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Salerno, incaricato dall’ACAMIR (Agenzia Campana Mobilità, Infrastrutture e Reti), ha presentato lo studio e la progettazione dell’impianto, un sistema tecnologico di rilevazione di ultima generazione col compito di monitorare, mediante telecamere e sensori, i veicoli in entrata ai quattro varchi di accesso alla Costiera Amalfitana: Positano, Agerola, Valico di Chiunzi e Vietri sul Mare.  I costi di realizzazione dell’impianto che prevede una cabina di regia, si aggirano intorno ai 2 milioni di euro che saranno coperti con fondi regionali.

«Ho partecipato a riunione e la Regione Campania non si sottrae all’impegno di finanziare l’opera – ha dichiarato Luca Cascone –. In buona sostanza il progetto esecutivo prevede quattro pali con altrettante telecamere ai quattro varchi. Ma è per la gestione che sono emerse criticità di natura giuridica, amministrativa, logistica e organizzativa. Ad esempio c’è da capire chi potrà avere accesso giornaliero in costiera, quanti pullman, turisti con prenotazioni alberghiere anziché visitatori giornalieri, chi eleva multe e chi stabilisce deroghe e con quali criteri. C’è bisogno di un emendamento condiviso su scala sovracomunale, un ufficio centrale, una sala operativa».

L’idea di una ztl territoriale fu lanciata nel 2018 dal sindaco di Amalfi, Daniele Milano.

«Il progetto preliminare c’è e l’infrastruttura tecnologica non è di difficile autorizzazione – ha detto il primo cittadino amalfitano – con un costo piuttosto contenuto. Non soltanto telecamere e sistema ztl ai varchi d’accesso ma anche in alcune sub aree da monitorare, come i tratti di strada più critici. Ma ci sono alcuni nodi da sciogliere. È necessario apportare modifiche normative: il sistema dovrà essere blindato perché non esiste una norma specifica. Sulla forma della gestione parte il confronto tra i comuni. L’idea è quella di una gestione associata tra i comuni della costiera e altri enti coinvolti come ANAS che gestisce la Statale 163 e la Provincia di Salerno che vede interessate due arterie di propria competenza (la Sp2 e l’Agerolina ndr).

Il professor Galdi ci ha detto che avremmo dovuto effettuare un periodo di monitoraggio per studiare la consistenza dei flussi. Ci vorrà almeno una stagione di monitoraggio, capire il movimento di veicoli in entrata così da poter meglio scrivere le regole». Insomma, attesa la disponibilità della Regione, la palla passa ai sindaci dei tredici comuni della Divina, a questo punto condannata, anche per la prossima estate, alla morsa del traffico.

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