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Minori, tre speleologi estratti dalla grotta: operazioni di soccorso concluse con successo

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di EMILIANO AMATO

Sono stati tratti in salvo intorno alle 19,00 i tre sub rimasti intrappolati all’interno della Grotta delle Canne, a pelo d’acqua, in località Torricella, proprio sotto la statale 163 “Amalfitana”. Stando a quanto appreso i tre speleologi, associati al Gruppo Speleologico Natura Esplora di Avellino, erano entrati nella cavità marina nella serata di ieri per attività di speleologia e studio con l’intenzione di passare tutta la notte e riuscire nella mattinata odierna.

Non avendo avuto alcuna notizia dei tre dalle 11 di stamattina, l’associazione a cui gli speleologi
appartengono, allarmati del lungo tempo trascorso, hanno avvisato della situazione la centrale operativa
della Guardia Costiera di Salerno. Nel pomeriggio, quindi, è stato disposto l’intervento della Capitaneria di porto di Salerno con motovedetta e via terra personale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino.

Dopo le prime infruttuose ricerche su entrambi i fronti, il personale impegnato è riuscito ad avere contatti con il gruppo di speleologi (non avevano possibilità di comunicare all’esterno) che rassicuravano gli intervenuti sul loro stato di salute, rappresentando al contempo l’impossibilità di uscire dalla grotta via mare in considerazione del moto ondoso che impediva l’uscita con la propria imbarcazione.


Con l’ausilio del CNSA e di alcuni marinai locali, si è ipotizzato, quindi, un eventuale prelievo dei tre malcapitati via terra
studiando l’utilizzo di appropriate attrezzature di solito utilizzate in queste circostanze, operazione che
avrebbe richiesto sicuramente tempi molto lunghi.
Alle 18, valutato lo stato del mare dal Comandante dell’unità Guardia Costiera presente sul
posto in leggera diminuzione, si è tentato il recupero via mare anche con l’ausilio di una piccola imbarcazione messa a disposizione da pratici locali intervenuti in assistenza.

Complicato l’intervento al sopraggiungere del buio: la risacca non consentiva alle due barche di avvicinarsi per mollare la cima.
Alla fine i tre speleologi sono stati tirati fuori dalla grotta ad uno alla volta con l’utilizzo di cime e
salvagenti anulari e portati in sicurezza al porto di Maiori. Tutti e tre sono risultati in buono stato di salute.

Bisognerà capire i motivi per i quali i tre speleologi stavano effettuando i rilievi.

Leggi anche:

Minori, la Grotta delle Canne: cavità marina che nasconde grandi ambienti. L’esplorazione dello speleologo Renato Ricco

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