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Parco Monti Lattari, aperte iscrizioni a corso per Guide Ambientali ed Escursionistiche

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Dopo il successo dello scorso anno, il Parco Regionale dei Monti Lattari ripropone il corso professionalizzante per la formazione delle Guide Ambientali ed Escursionistiche.

L’iniziativa è organizzata con AGEM (Associazione Guide Escursionistiche Montane), CAI (Club Alpino Italiano), CNSAS (Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico), Fondazione Monti Lattari onlus e Slow Food (Presidio Penisola Sorrentina/Capri).

Il corso, limitato a 50 allievi, avrà inizio il 14 ottobre  e terminerà il 31 marzo 2024 con lezioni fra aula ed escursioni sul territorio.

La Fondazione Monti Lattari seguirà la docenza su regolamento del parco e leggi d’interesse, Slow Food Sorrento e Capri la didattica di marketing territoriale e l’accompagnamento nelle aziende tipiche del territorio, Cai Monti Lattari si occuperà dell’escursionistica e l’accompagnamento sui sentieri. Infine personale del Soccorso Alpino terrà le lezioni su sicurezza ed emergenze in montagna.

inoltre verranno trattati temi di fiscalità, comunicazione e le tematiche di base per avviarsi alla professione.

Per informazioni, costi e modalità di iscrizione cliccare qui.

Le Guide Ambientali Escursionistiche sono professionisti regolarmente retribuiti che accompagnano in sicurezza, assicurando la necessaria assistenza tecnica, singoli o gruppi in visita a tutto il territorio, illustrandone gli aspetti naturalistici, antropici e culturali, senza limiti altitudinali (come sancito dalla recente sentenza della Corte Costituzionale n. 459 del 14/12/05) ma senza l’uso di mezzi per la progressione. Svolgono la loro attività in aree protette e non, spaziando dall’accompagnamento in natura alla divulgazione e alla realizzazione di progetti di Educazione Ambientale.

Con il passare degli anni la figura di Guida Ambientale Escursionistica si è sempre più evoluta, e oggi possiamo dire che non è più solo la persona che accompagna le persone in visita nei parchi, ma sempre più un partner nei progetti di comunicazione, divulgazione e fruibilità per le stesse aree protette. Fino ad un passato recente una serie di leggi variegate ed eterogenee facevano si che fossero le singole regioni a legiferare in tema di professioni turistiche, a causa di errate interpretazioni frutto della mancanza di un riferimento legislativo nazionale univoco che ha creato confusione e disparità nelle denominazioni e nelle competenze stesse delle Guide Ambientali Escursionistiche, incluso le modalità di accesso alla professione, con delle gravi incongruenze tra regione e regione che finirono spesso per limitare il campo di azione e l’operatività, e quindi la competitività, della Guida Ambientale Escursionistica. Più recentemente, riconosciuta l’incostituzionalità delle leggi regionali da una serie di sentenze di Corte Costituzionale, in seguito all’uscita della legge 4/2013 la Guida Ambientale Escursionistica è stata inserita tra le professioni cosiddette “libere” e quindi non soggette a nessun regime autorizzatorio. La Guida Parco è un titolo professionale previsto dalla legge quadro sui parchi (l. 394/91), che permette ai parchi nazionali l’istituzione di questa qualifica, in accordo con le regioni interessate. L’eccessiva sinteticità della legge istitutiva ha fin dall’inizio contribuito ad aumentare la confusione che regna in ambito legislativo. Si tratta in realtà di un titolo professionale, quindi una sorta di “certificazione di qualità”, da conferire da parte dei parchi a chi sia già in possesso di un’abilitazione professionale attinente. I corsi di formazione dovrebbero in via preliminare essere imperniati sulla profonda conoscenza del territorio del parco, sugli usi, i costumi, le tradizioni, gli aspetti storici e socio-economici, includendo in questi ultimi anche le valenze enogastronomiche. 

Infine l’esercizio della professione di Guida Ambientale Escursionistica non necessità di alcuna autorizzazione amministrativa, abilitazione o altro, ricade sotto la legge 4/2013 che di fatto liberalizza la professione ma indirizza e riconosce il ruolo di associazioni come AGEM che garantiscono la qualità e la formazione dei propri Soci. Iscriversi ad un Corso AGEM non è obbligatorio ma una necessità per qualificarsi in questo settore ed offrire un servizio di qualità al mercato turistico oltre alla possibilità di godere di una serie di servizi, anche a tutela della persona e di convenzioni per gli acquisti di dotazioni e servizi con grandi Brand internazionali.

Frequentare un corso quindi non un obbligo, ma è una opportunità che qualifica i soci con  un titolo specializzante ed importante sul mercato.

Per iscrizioni: info@associazioneagem.it

Per tutte le info: www.associazioneagem.it

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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